PINOCCHIO   

Riduzione teatrale utilizzata nelle attività integrative nella scuola elementare in lingua tedesca di Silandro  

di Debora De Toffol  

  

C’era una volta, in un piccolo paese, un falegname di nome Geppetto.
Geppetto abitava in una piccola casa vecchia.
Un giorno, Geppetto riceve un pezzo di legno da un suo amico falegname; decide così di fare un bel burattino.

Geppetto: "Oh! Sei proprio un bel legno! Vedrai che bel burattino diventerai!"

Così Geppetto inizia a lavorare il legno. TIC TAC TIC TAC…TIC TAC TIC TAC.
Per tutta la notte Geppetto lavora. Dopo molte ore, finalmente il burattino è finito.

Geppetto: "Bene! Ecco fatto! Che bello sei...mmmmm…tu ti chiamerai Pinocchio."

Stanco, ma felice, Geppetto se ne va a letto.
Ecco che durante la notte…

Pinocchio: " Dove sono? Oh, le mie braccia si muovono! Ma anche le mie gambe. UUUH ma parlo anche! Che bello!"

Così Pinocchio inizia a muoversi per la stanza e a guardarsi intorno; ecco una vocina.

Grillo: " Cri cri cri cri…"

Pinocchio: "Eh? C’è qualcuno?"

Grillo: " Ciao!"

Pinocchio: " Ciao, ma tu chi sei?"

Grillo: " Sono il Grillo parlante! E tu come ti chiami?"

Pinocchio: " Io mi chiamo Pinocchio e sono stato costruito da Geppetto."

Grillo: " Ah, Geppetto! Che bravo uomo ! Tu devi diventare un bravo bambino e farlo felice!"

Pinocchio: " Ah sì? Bene, ma adesso voglio un po’ guardare qui intorno."

Alla mattina Geppetto si sveglia e vede Pinocchio in piedi.

Geppetto: "Buon giorno Pinocchio!"

Pinocchio: " Buon giorno Geppetto!"

Geppetto: " Cosa!! Tu parli? Oh, che bello un bambino vero!!!"

Geppetto: " Bene Pinocchio tu devi andare a scuola e studiare per poter diventare molto intelligente ."

Pinocchio: " Si va bene! Faccio quello che tu mi dici."

Geppetto: " Tieni il quaderno, le penne e i libri …oh la merenda… Vai, vai…"

Ecco che Pinocchio parte per andare a scuola.
Mentre Pinocchio cammina per la strada, incontra il Gatto e la Volpe.

Volpe: " Guarda Gatto, che bel bambino, proviamo a chiedergli dove va."

Gatto : " Sì, sì, va bene."

Volpe: " Ciao, bel bambino. Come ti chiami?"

Pinocchio: " Ah! Ciao, io mi chiamo Pinocchio! E voi chi siete?"

Volpe: " Io sono la Volpe e lui è il Gatto! Noi siamo molto conosciuti qui. Ah … dove vai?"

Pinocchio: " Io devo andare a scuola, perché devo diventare intelligente."

Volpe e Gatto : " Ah! Ah ! Ah! "

Volpe : " Cosa? Vai a scuola?"

Gatto : " A scuola!! Ah! Ah!"

Pinocchio : " Perché ridete?"

Volpe : " Non ti serve andare a scuola per diventare intelligente, basta essere furbi."

Pinocchio : " Ah sì?!"

Gatto : " Vieni con noi! Ti facciamo vedere come si fa."

Pinocchio: " Davvero? Sì che bello, così mio papà sarà felice!"

Grillo : " Pinocchio stai attento ti mettono nei guai e ti fanno diventare un bambino cattivo! No Pinocchio! No Pinocchio!"

Ma Pinocchio va con il Gatto e la Volpe.
Cammina, cammina si trova in un mercato.

Volpe : " Stai attento ora, guarda e impara."

La Volpe si avvicina al banchetto del macellaio e piano piano…zam…ruba una salsiccia, poi via veloce.
Ma il macellaio se ne accorge.

Macellaio: " Ah! Ah! Volpe …di nuovo tu! Se ti prendo questa volta ti faccio vedere io !"

Che fortuna, la volpe è riuscita a nascondersi.

Macellaio : " Ah! Uffa! Anche questa volta mi è scappata, ma se la prendo le insegno io l’educazione!"

Dietro ad un albero la Volpe mangia la salsiccia insieme con il Gatto e Pinocchio.

Volpe : " Hai visto come si fa !"

Pinocchio : " Sì, ma quel signore non era contento."

Volpe : " Ma no! Lui fa sempre così. Ehi Gatto, tocca a te ."

Ecco che parte il Gatto e va da un pescivendolo. Il gatto piano piano si avvicina al pescivendolo e …zam… ruba una trota e poi scappa via veloce.

Pescivendolo: " No! Sei tu Gatto! Vieni qui subito! Sei proprio un maleducato!"

Gatto : " Ciao! Ciao!"

Pescivendolo: " Ah! A questi qua servirebbe proprio una bella tirata d’orecchie."

E anche il Gatto è riuscito a nascondersi e a mangiare la trota insieme con la Volpe e Pinocchio.

Volpe: " Pinocchio ora tocca a te!"

Gatto : " Guarda lì c’è un fruttivendolo; vai lì e prendi una bella mela rossa."

Pinocchio: " Ma io…veramente non l’ho mai fatto! Ho paura!"

Volpe: " No! Basta che tu vai lì piano , piano e poi … zam …prendi la mela e scappi."

Gatto : "Dai prova."

Pinocchio: " Va bene!"

Così Pinocchio piano, piano si avvicina al fruttivendolo e …Zam …Prende una bella mela rossa e poi scappa veloce…ma il fruttivendolo è già pronto e dopo pochi metri…

Fruttivendolo: "Preso!!! Ti ho visto prima che parlavi con il Gatto e la Volpe. Ora ci penso io!"

Pinocchio: " Aiuto! Aiuto!"

Fruttivendolo: " Adesso chiamo la polizia, così la prossima volta ci pensi di più prima di fare queste cose."

Pinocchio: " Aiuto! No aiuto!"

Fruttivendolo: " Polizia! Polizia!"

Così il fruttivendolo incomincia a gridare e a cercare un poliziotto.
Dopo un po’…

Poliziotto: "Alt! Signore che cosa è successo? Che cosa ha combinato questo bambino?"

Fruttivendolo: " Buon giorno signor poliziotto. Questo bambino mi ha preso questa mela e poi voleva scappare."

Pinocchio: " No non sono stato io!"

Poliziotto: " Silenzio! Come ti chiami?"

Pinocchio: " Mi chiamo Pinocchio."

Poliziotto: " Pinocchio non dovresti essere a scuola a quest’ora?"

Pinocchio: " Lo so, ma mi hanno detto che non serve andare a scuola, basta essere furbi e non intelligenti."

Poliziotto: " Bene, siccome sei stato così furbo e ben poco intelligente, ora vieni con me."

Pinocchio: " No! No! Non ho fatto niente!"

Il poliziotto porta Pinocchio in prigione e chiama il papà Geppetto.
Pinocchio rimane in prigione a piangere e a piangere; ecco che arriva il Grillo.

Grillo: " Ehi! Pinocchio! Io te lo avevo detto che quei due non erano bravi!"

Pinocchio: " Oh! Grillo che cosa posso fare?"

Il Grillo per aiutare Pinocchio pensa di chiamare la Fata.

Grillo: " Fata! Fata! Ti prego vieni ad aiutare Pinocchio!"

Pinocchio: " Oh! Grillo , perché sono in prigione, non ho fatto nulla!"

Grillo: " Come? Pinocchio tu dovevi andare a scuola e nonsei andato, così hai disubbidito a Geppetto. Poi sei andato al mercato e hai preso quella mela e sei scappato. Queste cose non si fanno!"

Una luce chiara si avvicina, è la Fata, con un bel vestito lungo e una bacchetta magica.

Fata: " Ciao Pinocchio! Che cosa hai combinato?"

Pinocchio: " Niente Fata, niente, non so perché sono in prigione."

Fata: " A no! Sei stato un bravo bambino?"

Pinocchio: " Sì!"

Fata : " Ahi Ahi! Pinocchio! Le bugie non si dicono, fanno crescere il naso! Pensaci bene, sei stato proprio bravo?"

Pinocchio: " Sì!"

Ma una luce forte colpisce Pinocchio e dopo un attimo, Pinocchio ha un nasone lungo lungo.

Pinocchio: " Aiuto! Che cosa è successo? Il mio naso!"

Fata: "Allora Pinocchio sei stato davvero bravo? Stai attento, dì la verità questa volta, perché se no il naso si allunga ancora."

Pinocchio: " Hai ragione Fata , sono stato cattivo e bugiardo; ho preso una mela e poi sono scappato e adesso ho detto tante bugie. Ma sono stati il Gatto e la Volpe a dirmi che si può fare."

Fata: " Ascolta Pinocchio, pensa un po’ a quello che hai fatto e dimmi se è giusto."

Pinocchio: "No! Hai ragione Fata, queste cose non si fanno e le bugie non si dicono. Ho capito Fata, sono stato cattivo e disubbidiente."

Ecco che arriva un altro raggio di luce che colpisce Pinocchio e per magia il suo naso torna normale.

Pinocchio: "Il mio naso!"

Fata: " Bravo Pinocchio continua ad essere un bravo bambino."

La Fata se ne va e arriva il poliziotto con papà Geppetto.

Poliziotto 2: " Sa, suo figlio è stato proprio un bricconcello. Per la strada ha incontrato il Gatto e la Volpe. Lei li conosce vero?"

Geppetto: " Sì, sì!"

Poliziotto 2: " Il giorno che riusciremo a prendere quei due, gli insegniamo noi l’educazione. Bene eccoci qua."

Geppetto: " Pinocchio!"

Poliziotto 2: " Bene Pinocchio è arrivato tuo papà. Mi raccomando non fare
più stare in pensiero tuo papà."

Geppetto: " Oh Pinocchio! Che cosa è successo?"

Pinocchio: " Oh papà, scusami non volevo disubbidirti ed essere cattivo. Da domani vado a scuola e divento un bambino intelligente!"

Geppetto: " Va bene Pinocchio! Ora andiamo a casa."

Da quel giorno Pinocchio è sempre andato a scuola ed è stato sempre un bravo bambino.
Bambini non bisogna mai dire le bugie e fare cose cattive, se no, avete visto che cosa succede?


Nel sito della Direzione Didattica di Pavone Canavese potrete trovare molte indicazioni che riguardano il teatro a scuola http://www.pavonerisorse.to.it/teatro/teatroscuola.htm