La marea

Il termine marea indica le sollecitazioni provocate dall’attrazione gravitazionale di un corpo sopra un altro. Ogni corpo dell’universo ( pianeta, stella o minuscolo asteroide che sia ) esercita un’azione gravitazionale ( e quindi causa maree ) sugli altri. In pratica però, siccome l’attrazione gravitazionale diminuisce moltissimo con la distanza ed è tanto più piccola quanto più piccolo e meno denso è il corpo che la esercita, gli unici corpi che determinano maree sensibili sulla Terra sono la Luna (piccola, ma vicina) e il Sole (lontano, ma grande). Questi due corpi esercitano la loro attrazione su tutta la Terra, cioè sull’acqua, sull’aria e sulle rocce. Cosicché, oltre alle maree classiche, quelle che si verificano nell’acqua facendone innalzare e abbassare periodicamente il livello, ci sono altre maree assai meno facilmente percettibili dagli uomini: le maree terrestri e le maree atmosferiche.
Le maree atmosferiche interessano la massa d’aria che circonda la Terra e, trattandosi di aria, è impossibile vederne le deformazioni. Esistono però strumenti, i barometri, che misurano la pressione che l’aria esercita sulla superficie terrestre: la pressione misurata dal barometro varia, oltre che per altre cause, anche per la diversa attrazione esercitata ogni giorno dal Sole e dalla Luna.
Le maree terrestri sono costituite dal periodico innalzarsi e abbassarsi della superficie delle rocce e del terreno su cui posa i piedi l’uomo. Dato che sono rigide, le rocce oppongono una notevole resistenza a questi movimenti, che perciò sono così piccoli da non essere rilevabili se non con strumenti molto sensibili.
Nelmare, negli oceani e persino nei grandi laghi e fiumi, invece, il fenomeno della marea è ben visibile: due volte al giorno, quando un punto della Terra e quello ai suoi antipodi passano sotto la verticale della Luna, si ha l’alta marea. Il fenomeno si complica per il fatto che anche il Sole esercita un’attrazione sensibile. Se il Sole e la Luna sono allineati tra loro (e questo accade quando c’è la Luna piena o Luna nuova) le attrazioni dei due corpi si sommano: in questo caso avremo la massima ampiezza di marea (è questa la cosiddetta marea sizigiale).
Quando le linee, che uniscono il centro della Luna e il centro del Sole con quello della Terra, non sono allineate e sono disposte invece in modo da formare un certo angolo tra loro, l’ampiezza delle maree è minore e raggiunge il minimo quando l’angolo è retto; sono queste le maree di quadratura.
L’altezza raggiunta dalla marea cambia notevolmente a seconda delle località, della profondità dell’acqua, dell’andamento delle coste ed è maggiore negli estuari dei fiumi o nelle baie che si aprono verso est; da questa direzione, infatti, giunge il flusso di marea, e l’acqua si incanala e si innalza via via che le due sponde si avvicinano. Nel Mediterraneo in genere l’altezza della marea è di ca. 50 cm. Lungo le coste dell’Adriatico, però, il livello del mare può alzarsi o abbassarsi rispetto al normale di oltre un metro.
La marea più alta della Terra si registra nella baia di Fundy (Canadà), dove raggiunge i 20 m di altezza e periodicamente un muro d’acqua alto come una casa di sette piani si abbatte sulla spiaggia o si ritira.

LE MASSIME MAREE

 

località

  ampiezza
baia di Fundy (Nuova Scozia; Canadà)
  20,0 m
foce del Río Gallegos (Argentina)
  18,0 m
baia di Frobisher (Canadà)
  17,4 m
foce del fiume Severn (Gran Bretagna)
  16,3 m
baia del Mont - Saint - Michel (Francia)
  14,7 m
foce del fiume Fitzroy (Australia)
  14,0 m
Saint - Malo (Francia)
  13,3 m
Bhaunagar (India)
  12,4 m
foce del Rìo Colorado (Messico)
  12,3 m

Barbara Stuffer

continua