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LA
LIRA ITALIANA:
una strada lunga e tortuosa
L'origine della lira è molto antica. Il nome lira deriva
dal latino libra (Libbra) che per i romani era un' unità
di peso pari a 327,45 grammi.
Tutto iniziò nel 790 d.C. La storia ci ricorda che fu Carlo
Magno a istituire la libbra come mezzo di pagamento. Una libbra
d'argento valeva 240 denari.
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Il
denaro d'argento era però scomodo, non aveva multipli per
le transazioni di portata maggiore, come la compravendita di terre,
schiavi o cavalli.
Per evitare difficoltà, i mercanti trovarono più pratico
dire "1 lira" al posto di "240 denari", e allo
stesso modo "10 lire e 100 denari", invece di "2500
denari".
Così,
il concetto di lira si affermò nel linguaggio quotidiano,
pur non esistendo realmente come moneta, e questo, curiosamente,
per circa mille anni. La sua fama però raggiunse quasi tutto
l'Occidente nord-europeo cristiano dell'epoca, fino alla Manica
e senza mai spingersi più a Sud di Roma, dove perdurò
il sistema monetario romano-bizantino o si affermò l'influenza
della moneta araba.
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