Mio nonno domatore di leoni

Karel Verleyen

DATI BIBLIOGRAFICI
  • TITOLO ORIGINALE : Mijn Opa is een leeuwentemmer
  • AUTORE : Karel Verley
  • CENNI SULL' AUTORE : Karel Verleyen è di origine belga. È un personaggio frenetico : se non ha niente da fare si ammala. Perciò Karel Verleyen ha frequentato corsi di lingue, diritto bancario management. Ha fatto il giornalista, l'insegnante e adesso fa lo scrittore. Finora ha scritto 35 libri per grandi e piccoli. Lui detesta i cattivi libri e la musica a tutto volume, i giochi a premi in TV e la panna con le cozze.
  • TRADUZIONE ITALIANA : la traduzione italiana è stata realizzata con il sostegno del Ministero della Comunità Fiamminga.
  • CASA EDITRICE : SALANI Gl' ISTRICI
  • LUOGO E ANNO DI PUBBLICAZIONE : Firenze, 1996
  • PAGINE : 109
  • ISBN : 88 - 7782 &endash; 496 - 7

PROTAGONISTI
TRAMA
COMMENTO

 

PROTAGONISTI

Steven: un ragazzo della mia età (ca. 13 anni), è il protagonista di rilievo in questo racconto.

Maria : la mamma di Steven;

Johan : il papà di Steven;

Jonathan Bertholt Germaine Verhulst : il nonno di Steven;

Serengeti Joè : fratello di Johan.

TRAMA

In un tranquillo quartiere cittadino vive un ragazzo di nome Steven. Nel quartiere non succede mai niente, finché un giorno Steven si trova un ometto davanti alla sua porta, che dice di essere suo nonno. Al paese l'uomo risulta scomparso da anni, si pensava che un leone lo avesse sbranato.

Il nonno , alquanto stravagante, gli racconta della sua vita. Lui ha tanti segreti ed è molto allegro, un vero e proprio pazzo di avventure. Vince grandi montepremi poiché conosce tutti i codici dei giochi.

Il nonno di Steven si chiamava Jonathan Berthold Germaine Verhulst

e il suo soprannome è Patricia, perché l'ostetrica lo aveva scambiato con una bambina. Dai genitori di Steven il nonno viene trattato da impostore, da Steven, invece, viene accolto con entusiasmo e allegria.

COMMENTO

Il libro inizialmente non ha catturato la mia attenzione. Anzi, mi sembrava piuttosto noioso. Ma, man mano che continuavo a leggerlo, capivo le azioni e la mia curiosità cresceva. Il bello di questo libro è che l'autore parla del Kazakistan, della Russia Bianca, dei vestiti tipici, sinceramente un po’ strani per i nostri gusti. Il nonno, però, non ci fa caso e li indossa anche in Italia. Ho imparato delle parole sentite nominare raramente, questo mi ha fatto molto piacere.

Un po' stravagante mi è parso quando in ospedale si sono scambiati il bimbo con una bimba e di conseguenza lo hanno chiamato Patricia. All' inizio non ho capito se il nonno fosse uno gnomo o se fosse davvero cosí stravagante. Appena lo ho intuito mi è venuta voglia di continuare e portare a termine la lettura.

Lukas Runggaldier / anno scolastico 2000 / 2001


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