Un giorno il figlio del re, tagliando una
ricotta, si ferì un dito e una goccia di sangue
macchiò la ricotta. Allora, rivolgendosi a sua madre,
disse: «Mamma, vorrei una sposa bianca come il latte e
rosa come il sangue.»
«Figlio mio, è impossibile trovare una fanciulla
che sia bianca e rossa nello stesso tempo. Se vuoi,
cercarla.»
Il giovane principe si mise in cammino e, cammina cammina,
un giorno si imbattè in un vecchio e disse :
«Cerco una donna bianca come il latte e rossa come il
sangue.» «Figlio
mio, non sarà facile. Però tieni queste tre
melagrane. Aprile e vedrai. Ma, ricordati, fallo solo vicino
a una fontana.» Il giovane ruppe la prima melagrana e
ne uscì una fanciulla bianca come il latte e rosa
come il sangue che disse: «Dammi da bere, sto
morendo».
Il figlio del re non fece a tempo a portare l'acqua alle sue
labbra che era già spirata. Aprì allora
un'altra melagrana e ne uscì una fanciulla più
bella ancora delle altre due . Le gettò sul viso
dell'acqua e lei visse.
Poichè non aveva nulla di che vestirsi, il principe
le disse di salire su un albero e di attendere il suo
ritorno. Passava di lì per caso la brutta Saracina
che con l'inganno si sostituì alla fanciulla
trasformata di nuovo in melagrana. Il principe, vedendo la
brutta Saracina, esclamò: «Eri bianca come il
latte e rossa come il sangue, ora sei diventata nera e
brutta!»
«Il sole e l'aria mi hanno ridotta così»
rispose la brutta Saracina.
Il figlio del re la condusse a corte e dovette sposarla. Nel
frattempo una vecchia, vedendo su un albero quella splendida
melagrana, la colse e decise di conservarla per la sua
bellezza. Ogni giorno dal frutto, a sua insaputa, usciva la
fanciulla e le riordinava la casa. Un giorno la vecchia
sorprese la ragazza. «Chi sei, cosa fai a casa
mia?» La fanciulla le spiegò la triste storia e
la vecchia, impietosita, la condusse a corte dove fu
riconosciuta come la fanciulla della melagrana.
Il principe, adirato per l' inganno della brutta Saracina,
la cacciò dal regno e si unì con felici nozze
alla donna che aveva sempre desiderato e di cui aveva
custodito il ricordo per tanto tempo.
MANUEL INSAM 2000/2001
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