Cracovia
Cracovia
(in polacco Krakòw) è un antica città
della Polonia, situata sulle due rive della Vistola, in una zona
di pianura e di lievi ondulazioni in vista dei monti Carpazi. Conta
751.300 abitanti.
Nel
1241 fu distrutta dai Tartari, e conobbe poi uno straordinario periodo
di fioritura artistica e politica dal XIV al XVI secolo: divenne
capitale della Polonia. Passata agli Austriaci nel 1795, riuscì
a ottenere lo statuto di città libera al congresso di Vienna
(1815). Rioccupata nel 1846, rimase sotto la dominanza asburgica
fino alla Prima guerra mondiale, durante la quale divenne il centro
del movimento indipendendista polacco.Dal 1939 al 1945 fu occupata
dai Tedeschi.
Cracovia é la città polacca più ricca di monumenti
e di opere darte, ed è un attivo e importante centro
turistico anche per la vicinanza dei Carpazi, con le loro stazioni
di villeggiatura e di sport estivo - invernale. Dopo lultima
guerra ha cominciato a svilupparsi come centro industriale grazie
alla presenza di ricchi giacimenti minerali (carbone, zolfo, solfuri
di ferro, di zinco e di piombo) che alimentano numerosi impianti
siderurgici, metallurgici e chimici.
Sulla colina che domina l antica città si trova il
massimo monumento polacco, il Wawel, che è al tempo stesso
fortezza, reggia e cattedrale e che ospita, fra l altro, le
tombe di vari sovrani polacchi e un infinità di memorie storiche
e di opere d arte, in gran parte dovute ad artisti italiani,
come la cappella di Sigismondo e il cortile del castello reale(XVI
secolo). Lantico nucleo cittadino è circondato da grandi
viali alberati che racchiudono gli antichi bastioni, i Planty, con
la caratteristica porta di san Floriano (XIII secolo).
Assai tipico è il Rynek, la piazza centrale del mercato,
cinta da artica case e dominata dalla imponente chiesa gotica di
Santa Maria, fiancheggiata da due torri. Le accademie, l università
e la scuola d arte di Cracovia sono le più rinomate
della Polonia. Nei suoi dintorni è praticata lagricoltura
che fornisce una buona produzione di cereali, patate, barbabietole
e tabacco.
Julia Runggaldier
2001/2002
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