L’avena


 

Nome italiano della pianta Secale cereale delle Graminacee, originaria delle regioni fra l’India e l’Asia minore.

La ségala è un cereale di antica origine, molto simile al frumento, resistente alle rigide temperature, si può dire sia coltivato da sempre nelle vallate di parlata ladina. È sicuramente una pianta che caratterizza (o meglio caratterizzava) l’agricoltura di montagna al pari dell’orzo e del frumento.

Ha stelo erbaceo sottile, eretto e cavo, con piccole foglie lunghe e strette, dai margini taglienti. Quando matura forma una spiga compatta e allungata con numerosi granelli più stretti e lunghi rispetto a quelli del frumento, più grigiastri.

Dalla granella si ricava una farina, di colore piuttosto scuro (più scura di quella del frumento), impiegata soprattutto nella panificazione, per la quale generalmente viene miscelata con altre farine.

Il pane di segale ha un sapore marcato piuttosto acidulo, mollica compatta, crosta dura e sottile e si conserva per parecchio tempo (ma è meno digeribile).

L’importanza di questo cereale nell’alimentazione delle popolazioni ladine è messa in risalto dalle continue citazioni nei documenti amministrativi a partire dal 1700: vi sono notizie di coltivazione e commerci, con prezzi che sono praticamente uguali a quelli dell’orzo, dell’avena e del frumento.

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