Il guscio della tartaruga
Grecia
Il grande Zeus era il re di tutti gli dei
greci. Era così potente e iroso, sempre impegnato a lanciare
fulmini a destra e a manca, che tutti ne avevano paura.
In occasione del suo matrimonio, Zeus
invitò tutti gli animali a un grande banchetto. Il giorno
della cerimonia gli animali si presentarono al suo cospetto, abbaiando
e miagolando, ruggendo e sibilando per la contentezza. Durante
tutto il giorno gli animali si deliziarono con i loro cibi preferiti,
divertendosi a non finire.
Zeus li guardò e sorrise. Poi aggrottò le sopracciglia.
Ma dovè la tartaruga?
chiese a Era, sua moglie. Perché non è qui?
Era, anche lei una dea, si rese conto immediatamente dell
assenza della tartaruga. Glielo chiederò domani,
disse Zeus.
Il giorno dopo, Zeus trovò la tartaruga che riposava sulla
riva fangosa di un fiume. Tartaruga, perché non sei
venuta al mio matrimonio? le chiese gentilmente.
La tartaruga cercò di nascondersi sotto una grande foglia
e non rispose. Perché non sei venuta al mio matrimonio?
Rispondimi!, le ordinò Zeus. La tartaruga sollevò
il capo e con una vocina spaventata e quasi inudibile: Perché
ho preferito restare a casa.
Zeus era furibondo. Urlò così forte che tutti gli
uccelli si spaventarono e volarono via schiamazzando nella foresta.
In tal caso, ti porterai sempre dietro la tua casa, ovunque
tu vada. Poi scomparve, nel rumore e nel fulgore di lampi
e tuoni.
Improvvisamente, la tartaruga sentì un grande peso sulla
schiena. Era un guscio, duro e pesante, che le copriva tutto il
corpo. Solo la testa, la coda e le zampe erano visibili.
Da allora, tutte le tartarughe del mondo portano la loro casetta
sulla schiena.
Hannes Senoner /maggio 2002
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